Nessuno pensava al danno incalcolabile che sarebbe stato inflitto
all'umanità.
Nessuno ebbe il coraggio di opporsi.
Squallide costruzioni prive di qualsiasi riferimento linguistico
al contesto storico e culturale riempirono tutte le nostre coste.
Furono distrutte importanti testimonianze del passato della città,
come il palazzo dei fondatori di Pachino, il vecchio Municipio, i vecchi
abbeveratoi; le casette contadine che risalivano anch'esse al tempo della
fondazione, sia nel centro abitato che sparse nella campagna circostante,
furono demolite e ricostruite usando materiali totalmente estranei e senza
che neanche lontanamente potesse leggersi un riferimento linguistico alla
storia e alla cultura locale.
Selvaggiamente, disordinatamente, avidamente l'uomo calpestò
passato e presente, Storia e Natura, e preparò così il suo
futuro, quello che stiamo vivendo oggi.
Eppure Santo Grasso, dalla sua finestra ci aveva indicato chiaramente
la strada......
E per essere ancora più chiaro aveva anche dato vita
ad un filone leggermente diverso, più surreale, ma proprio per questo
più incisivo ed espressivo: "Il Picchio Meccanico" (1978), "Davanti
all'Isola" (1979), "L'Uomo del nostro tempo" (1980), "Finestra con sedia
e Palazzo" (1987).
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