La storia del territorio

e della città


 

3. PERIODO GRECO

La zona del promontorio di Pachino, anche prima dell' arrivo dei greci in Sicilia, era stata frequentata da varie popolazioni arrivate per mare e provenienti da diverse aree del bacino del Mediterraneo, allo scopo di esercitare il commercio; così i Fenici, i Persiani, i Punici e i Greci conoscevano bene i diversi porti della nostra area:

Porto Ulisse, Porto di Pachino e Porto di Marzamemi.

Da questa frequentazione dovette forse nascere l'idea ai gruppi di coloni greci di cercare nuove terre produttive da coltivare nella futura Magna Grecia, ricca di terreni ubertosi e di buoni pascoli, come anche di boschi e animali selvatici.

Pare non vi sia mai stata una vera città greca nella nostra zona, ma certamente i Greci giunti dall'Ellade dovettero costruire nei pressi del promontorio dei piccoli agglomerati abitativi (fattorie), come testimoniano i numerosi ritrovamenti di ceramica di ogni epoca greca su tutto il territorio pachinese.

La città greca più vicina a Pachino fu Eloro (fondata, secondo G. Voza, tra la fine dell'VIII e l'inizio del VII secolo dai Corinzi di Siracusa), tra Noto e Pachino, con compiti di protezione militare per la difesa di Siracusa sul versante meridionale.

La penetrazione siracusana arrivò fino alla costa meridionale dell'isola, passando per il Capo Pachino, fino all'Hipparis (Kamarina), attraverso la cosiddetta Via Elorina di cui sono stati individuati tratti nella zona di Vendicari.

Un'importante collezione di monete greche è esposta al Museo Archeologico di Siracusa e indicata come "ripostiglio di Pachino"; ciò potrebbe dimostrare che la nostra contrada fu terra di commerci e in particolare di vini, come testimonia la presenza di un'ansa di anfora con il marchio di fabbrica Naxos.

La zona del promontorio subì poi le alterne vicende storiche di Siracusa; fu forse occupata dalle legioni puniche del generale Imilcone che veleggiavano in questa zona.

Sotto il regno di Ierone II, siracusano, si ebbero insediamenti sul nostro promontorio come è dimostrato dai ruderi ellenistici dei Cugni di Calafarina e dagli avanzi degli impianti mercantili e portuali di Scalo Mandria in Portopalo di Capo Passero.

 


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