La storia del territorio
e della città
1. PREMESSA
La storia del comune di Pachino ha inizio nel periodo borbonico, ma considerando le numerosissime testimonianze
archeologiche e storiche presenti nel suo territorio e risalenti a periodi ben più remoti appare necessario fare un
excursus a partire dal periodo pregreco per finire con quello borbonico.
Il nostro comune sorge nello spigolo sud-orientale della Sicilia, in provincia di Siracusa, e confina con il comune di
Noto a nord, Rosolini ed Ispica ad Ovest ed è bagnato dalle acque del Canale di Sicilia a sud ovest. Esso prende il
nome dall'omonimo promontorio tante volte citato nella letteratura classica : Virgilio nell'Eneide, Ovidio nelle
Metamorfosi, Tito Livio in « Ab urbe condita », Avieno riferisce « saxosi Pachyni », Nonno Dionisio « spiaggia
Pachynia », Cicerone nelle «Verrine» «portu Pachyni », infine anche il sommo poeta Dante, nell'ottavo canto del
Paradiso, così cantava: « E la bella T rinacria che caliga fra Pachino e Peloro sopra il golfo che riceve da Euro
maggior briga».
Sulle origini del toponimo si è molto disquisito; molte le versioni ma la più attendibile è a nostro avviso quella
dello studioso Adolf Holm il quale parla di « Pachum », termine fenicio che significherebbe « guardia » ossia luogo
di segnalazione ai naviganti; altre versioni parlano di « pachus oinos », riferendosi all'abbondanza di vino, o
ancora di « pachus thinnos » alludendo ad una abbondante presenza di tonni nei mari che bagnano il promontorio.