1.a. ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA AL GRUPPO
Il gruppo Scout Pachino 2°, fondato nella seconda metà degli anni ‘50, e' stato sempre punto di riferimento educativo.
Dalla sua nascita, la storia del gruppo e' stata ricca di momenti gloriosi, ma anche di ricadute, legate principalmente alla mancanza di disponibilità di tempo da parte dei capi.
L'analisi, della situazione interna al gruppo, nel presente progetto educativo, parte da una attenta elaborazione delle dinamiche relazionali presenti all'interno della Co.Ca.
La comunità ha infatti messo in evidenza che in effetti tutto ciò che accade all'interno delle branche e negli staff rappresenta il riflesso di ciò che avviene in Co.Ca.
Da un punto di vista quantitativo e qualitativo la Co. Ca ha sicuramente fatto registrare un passo in avanti con l'ingresso di nuovi elementi provenienti da realtà extrassociative, dal Clan e per ciò che riguarda l'iter formativo dei singoli capi.
Ciò ha però inevitabilmente comportato l'evidenziarsi di alcuni punti di debolezza dovuti al repentino ricambio di capi verificatosi nell'ultimo periodo. A tali debolezze (scarsa comunicazione esistente tra i singoli capi e gli staff che rimangono satelliti isolati, poca conoscenza reciproca, mancanza di collaborazione o ingerenza nelle competenze altrui, poca umiltà che ci spinge a rimanere sulle proprie posizioni e a non saper riconoscere i propri errori), che hanno fatto registrare un certo calo del senso di comunità, la Co.Ca. sta cercando di porre rimedio attraverso l'ultilizzo di strumenti idonei.
Attualmente, il gruppo risulta così suddiviso:
Branco L/C “Waingunga” |
lupetti |
n. |
18 |
lupette |
n. |
17 |
Tot. |
n. |
35 |
Reparto “La Friscina” |
esploratori |
n. |
20 |
guide |
n. |
21 |
Tot. |
n. |
41 |
Noviziato “Il Sentiero” |
novizi |
n. |
2 |
novizie |
n. |
4 |
Tot. |
n. |
6 |
Clan/Fuoco “Il Faro” |
rover |
n. |
13 |
scolte |
n. |
2 |
Tot. |
n. |
15 |
Co.Ca. “Angelo C.” |
uomini |
n. |
16 |
donne |
n. |
7 |
Tot. |
n. |
23 |
Totali |
maschi |
n. |
69 |
femmine |
n. |
51 |
Tot. |
n. |
120 |
La Co.Ca è attualmente così composta:
1 |
Assistente Eccl. |
don Vincenzo Rametta |
|
Assistente Ecclesiastico - Baloo |
2 |
Vice Assistente |
don Matteo Buggea |
|
Vice Assistente Ecclesiastico |
3 |
L/C |
Rosario Ardilio |
brev. |
Akela |
4 |
|
Giovannella Bonanno |
brev. |
Bagheera - Capo Gruppo |
5 |
|
Maria Concetta Moncada |
caex |
Kaa |
6 |
|
Letizia Rizza |
caex |
Mamma Lupa (Raksha) |
7 |
|
Giuseppe Poidomani |
tir. |
Chil |
8 |
|
Mariagrazia Intersimone |
tir. |
Fratel Bigio |
9 |
E/G |
Giuseppe Olindo |
brev. |
Capo Reparto |
10 |
|
Sebastiana Spataro |
brev. |
Capo Reparto |
11 |
|
Corrado Lupo |
CFA E/G |
Aiuto Capo Reparto |
12 |
|
Corrado Campisi |
CFM E/G |
Aiuto Capo Reparto |
13 |
|
Massimiliano Fidilio |
CFM E/G |
Aiuto Capo Reparto |
14 |
|
Francesca Lupo |
tir. |
Aiuto Capo Reparto |
15 |
|
Giuseppe Cavarra |
caex |
Aiuto Capo Reparto |
16 |
R/S |
Corrado Cammisuli |
brev. |
Capo Clan - Capo Gruppo |
17 |
|
Maria Elena Scirè |
CFM R/S |
Capo Fuoco |
18 |
|
Giuseppe Bongiovanni |
CFM R/S |
Aiuto Capo Clan |
19 |
|
Giuseppe Bordieri |
CFM R/S |
Aiuto Capo Clan |
20 |
|
Giovanna Spinello |
tir. |
Aiuto Capo Clan |
21 |
Capi a disp. |
Carlo Beninato |
CFA interb. |
Tesoriere gruppo |
22 |
|
Salvatore Moncada |
CFM R/S |
Segretario gruppo |
23 |
|
Corrado Tommasi |
tir. |
|
Rosario Ardilio è l'incaricato al Consiglio Pastorale Parrocchiale, Maria Concetta Moncada è incaricata alla Consulta Giovanile.
Inoltre Giuseppe Olindo è membro del Comitato della Zona Netina, Sebastiana Spataro e Corrado Cammisuli sono rispettivamente incaricati alla branca E/G e alla branca R/S per la Zona Netina.
Per quanto riguarda le branche si registra una grande richiesta di partecipazione da parte dei cittadini del territorio con conseguente “affollamento” di ragazzi.
Per quanto riguarda il Branco Waingunga il bilancio degli ultimi tre anni dopo la riapertura è sicuramente positivo. I lupetti sono motivati ed entusiasti. Mostrano di recepire positivamente il messaggio scout. La catechesi è svolta regolarmente con l'aiuto dei due assistenti ecclesiastici. La partecipazione alle attività è massiccia.
Attualmente il branco è composto da 5 sestiglie (bianchi, neri, grigi, rossi, pezzati) di 7 lupetti ciascuna.
Nell'ultimo anno si è cercato di coinvolgere sempre più le famiglie in maniera attiva con delle attività e delle uscite apposite per i genitori, che son stati invitati a discutere e a predisporre un “Patto Educativo” con i capi scout. Gli obiettivi del vecchio P.E. sono stati in linea di massima tutti raggiunti. Bisogna dedicare più spazio al Consiglio degli Anziani e alla Specialità che per mancanza di tempo sono state un po' trascurate. Il branco ha sempre partecipato attivamente alla vita della parrocchia, sia con l'animazione della Messa della Domenica mattina che con l'animazione degli eventi principali dell'anno liturgica (veglia di Natale, di Pasqua ecc.). Il branco ha inoltre sempre partecipato in maniera compatta agli eventi di gruppo e di zona dell'anno: Giornata del Pensiero, Caccia di Primavera, Piccole Ormine, Campo Invernale di Branca e di Gruppo, Vacanze di Branco.
Lo staff del branco lavora in armonia e collaborazione senza alcun problema.
Il reparto “la Friscina” è formato da ragazzi di buona estrazione sociale che, essendo inseriti in un ambiente consumistico, sono abituati ad avere sempre "tutto e subito", motivo per cui hanno difficoltà nel saper gestire in prima persona situazioni problematiche. Si tratta inoltre di ragazzi dalla buona spiritualità e dalle notevoli capacità di introspezione, consapevoli delle difficoltà che incontrano nel trasmettere i valori in cui credono.
In R/S .......
Si registra inoltre in genere, tra i ragazzi di tutte le branche, una certa omologazione rispetto ai valori distorti della società moderna. In particolare si registra il pericolo di una perdita di “competenze” specifiche, a causa della sempre più dilagante “automazione” delle attività umane (esempio il computer, internet, che fanno perdere la capacità di dialogare in modo “umano”, i videogiochi che fanno illudere e che danno competenze “virtuali”, perdita della manualità ecc.).
1.b. ANALISI DELLA SITUAZIONE ESTERNA AL GRUPPO E INTERAZIONI DEL GRUPPO CON IL TERRITORIO
Punti di debolezza
La realtà esterna al gruppo non si presenta tra le migliori. Tutti gli aspetti negativi sottolineati nel precedente P.E. sono confermati e spesso aggravati.
La situazione sociale e politica del Comune di Pachino non è migliorata rispetto a tre anni fa. Il di disagio è frutto della diffusione di una cultura quasi esclusivamente consumistica, e porta alle solite inevitabili conseguenze:
a) svalutazione della cultura contadina ed artigianale con conseguente perdita del patrimonio di conoscenze e tecniche del lavoro tradizionale;
b) mancanza di opportunità occupazionali che porta il giovane a vivere nella condizione di disoccupato e di mantenuto e che lo porta spesso a darsi alla droga, alla criminalità, al giuoco d'azzardo;
c) disinteresse da parte dei ragazzi per la vita politica e sociale della città; mancanza di una coscienza sociale e civile, mancanza di considerazione per il patrimonio comune e collettivo, storico, ambientale, culturale, sfiducia nei confronti dello stato e delle istituzioni;
d) classe politica immatura e litigiosa, dedita più alla ricerca dei vantaggi personali ed al mantenimento del potere che alla risoluzione dei problemi della collettività;
e) mancata integrazione sociale e politica degli extra-comunitari che vivono numerosi a Pachino;
f) in campo religioso si sottolinea una partecipazione superficiale agli eventi ecclesiali parrocchiali. La fede, inoltre, è vissuta più come un fatto formale ed occasionale o magico che come una scelta di vita;
Tutto questo porta a:
convivere con i fenomeni droga e criminalità e con tutte le loro conseguenze;
ricercare il divertimento fine a se stesso, essere schiavi del consumismo e della pubblicità;
allo scarso sviluppo dell'economia cittadina;
all'apatia ed all'indifferenza;
all'allungamento dell'eta' adolescenziale;
alla mancanza di fiducia in sé stessi, di responsabilità, di autonomia.
Punti di forza
L'aspetto più positivo del territorio è costituito sicuramente dalla nascita e dall'attività di diverse associazioni di volontariato.
Con tali associazioni il nostro gruppo ha instaurato importanti rapporti di collaborazione che hanno avuto un riscontro positivo nella nostra azione educativa, grazie soprattutto alla presenza in alcune di esse di alcuni capi scout o ex-capi.
In particolare si sono realizzate attività con l'Associazione “L'Albero della Vita”, comunità alloggio per il recupero di minori a rischio, con l' ”Agape” ed il suo centro diurno per i portatori di handicap e con i volontari del Progetto “Educare alla maniera di Don Milani”.
Altre associazioni attive nel territorio sono: la Casa Famiglia Giovanni XXIII, la Misericordia, che svolge un ruolo importantissimo nel trasporto dei malati con autoambulanza, l'ARCI, l'associazione INSIEME, per l'assistenza agli immigrati extra-comunitari.
Il gruppo è stato inoltre sempre presente con suoi rappresentanti nel Consiglio Pastorale Parrocchiale e cittadino, nella Consulta Giovanile, partecipando e collaborando attivamente.
L'impegno del gruppo nelle parrocchie Sacro Cuore e San Francesco e in minore misura nella nuova parrocchia dei SS Pietro e Paolo, è stato ed è fortemente attivo. Un ruolo importante viene infatti svolto nell'animazione della Santa Messa della Domenica mattina, frequentata quasi esclusivamente da ragazzi e bambini.
Anche in occasione dei vari momenti forti dell'anno (festa parrocchiale, Natale, Pasqua ecc.) il gruppo contribuisce attivamente alla organizzazione delle cerimonie e delle liturgie.
Per quanto riguarda i giovani si registra la volontà , nonostante .le carenze strutturali e il basso livello di considerazione da parte delle istituzioni locali, di emergere e cercare dei punti di riferimento positivi. Così i luoghi di aggregazione spontanea come la “piazzetta tre colli” o Marzamemi, additati da sempre come simboli della sfaccendatezza giovanile, negli ultimi anni sono divenuti anche luoghi d'incontro per adolescenti e giovani che, discutendo e scambiando opinioni, scoprono di avere degli interessi comuni e delle capacità che cercano di sfruttare nel migliore dei modi attraverso una progettualità concreta e reale come ad esempio nel caso della nascita di nuovi gruppi musicali “ locali o di gruppi sportivi.
Tali luoghi rappresentrano così un momento di disagio, non dei giovani, ma di tutta la collettività: adulti, amministrazioni e istituzioni che non sono in grado di creare degli spazi appositi per cercare di incanalare in maniera positiva 1' “energia” e l'estro dei giovani.
Altro punto di forza del gruppo nei confronti del territorio è stato l'impegno più specificamente in campo politico di alcuni capi. Indipendentemente dalla scelta politica, infatti, ciò ha fatto sì che la Co.Ca. (e, di riflesso tutto il gruppo) abbia preso coscienza di tutti i problemi legati al territorio. In seno al gruppo si è infatti dedicato molto spazio alla discussione sulla “scelta politica” dello scout. Il dibattito in Co.Ca. è poi sfociato nel documento sulla politica che fa parte integrante del progetto educativo (vedi più avanti).
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