1.a. ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA AL GRUPPO
Il gruppo Scout Pachino 2°, fondato nella seconda metà degli anni ‘50, e' stato sempre punto di riferimento educativo.
Dalla sua nascita, la storia del gruppo e' stata ricca di momenti gloriosi, ma anche di ricadute, legate principalmente alla mancanza di disponibilità di tempo da parte dei capi e alla poca coesione dei membri della Comunita' Capi.
Attualmente, il gruppo risulta così suddiviso:
Branco L/C “Waingunga” |
lupetti |
n. |
19 |
lupette |
n. |
13 |
Tot. |
n. |
32 |
Reparto “La Friscina” |
esploratori |
n. |
24 |
guide |
n. |
8 |
Tot. |
n. |
32 |
Noviziato “Il Sentiero” |
novizi |
n. |
5 |
novizie |
n. |
4 |
Tot. |
n. |
9 |
Clan/Fuoco “Il Faro” |
rover |
n. |
13 |
scolte |
n. |
6 |
Tot. |
n. |
19 |
Co.Ca. “Angelo C.” |
uomini |
n. |
9 |
donne |
n. |
5 |
Tot. |
n. |
14 |
Totali |
maschi |
n. |
70 |
femmine |
n. |
36 |
Tot. |
n. |
106 |
Si evince dalla lettura dei dati che la più importante novità è costituita dalla riapertura della branca L/C, con un alto numero di lupetti/e.
Negli ultimi due anni, infatti si è avuto, nonostante l'abbandono di alcuni capi, un netto miglioramento nella composizione della Co.Ca., sia quantitativamente che qualitativamente. Diverse unità provenienti sia dal clan che dal mondo extra-associativo hanno infatti compiuto o intrapreso l'iter di formazione capi.
I rapporti all'interno della Co.Ca. sono divenuti più completi e maturi, improntati a fiducia reciproca e stima. La Co.Ca. si è insomma avviata ad essere una vera e propria comunità e questo ha influenzato sempre più positivamente le attività delle branche.
In particolare la Co.Ca è attualmente così composta:
n. |
Nome |
Branca |
Incarico |
Brev. |
CFA |
CFM |
CAEX |
ROSS |
1 |
Rametta Vincenzo |
ASS. ECCL. |
|
|
|
|
|
2 |
Cammisuli Corrado |
Capo Gruppo |
x |
x |
x |
|
x |
3 |
Fronte Salvatore |
Aiuto Co.Ca. |
x |
x |
x |
|
x |
4 |
Ardilio Rosario |
L/C |
Capo Un. |
x |
x |
x |
|
|
5 |
Bonanno Giovannella |
Capo Gruppo |
x |
x |
x |
|
|
L/C |
Capo Un. |
6 |
Spadaro Sebastiana |
L/C |
Aiuto |
|
|
x |
|
|
7 |
Beninato Carlo |
L/C |
Aiuto |
|
|
|
x |
|
8 |
Olindo Giuseppe |
E/G |
Capo Un. |
x |
x |
x |
|
|
9 |
Petralia Luisa |
E/G |
Capo Un. |
|
|
|
x |
|
10 |
Infante Paolo |
E/G |
Aiuto |
|
|
x |
|
x |
11 |
Campisi Corrado |
E/G |
Aiuto |
|
|
x |
|
x |
12 |
Parisi Gaetana |
E/G |
Aiuto |
|
|
|
|
|
13 |
Bongiovanni Ignazio |
R/S - N |
Capo Un |
x |
x |
x |
|
|
14 |
Scirè Maria Elena |
R/S |
Capo Un |
|
|
|
x |
|
|
|
|
|
|
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|
Per quanto riguarda le branche si registra una grande richiesta di partecipazione da parte dei cittadini del territorio con conseguente “affollamento” di ragazzi. Il branco neonato deve ovviamente superare i problemi iniziali relativi alla nascita da zero e quindi alla “iniziazione” di tutti i lupetti/e. Il reparto ed il clan/fuoco non hanno particolari problemi e negli ultimi anni hanno accentuato la loro presenza sul territorio con diverse attività sia in ambito comunale che esterne.
In branca R/S si è registrato ultimamente un certo disimpegno ed una mancanza di capacità di auto-progetto. Testimonianza di ciò è stata la mancata effettuazione della route estiva.
Si registra inoltre in genere, tra i ragazzi di tutte le branche, una certa omologazione rispetto ai valori distorti della società moderna. In particolare si registra il pericolo di una perdita di “competenze” specifiche, a causa della sempre più dilagante “automazione” delle attività umane (esempio il computer, internet, che fanno perdere la capacità di dialogare in modo “umano”, i videogiochi che fanno illudere e che danno competenze “virtuali”, perdita della manualità ecc.).
Un fatto sicuramente positivo è stato costituito dalla realizzazione della nuova sede del gruppo, nei nuovi locali della Parrocchia Sacro Cuore. Il nuovo edificio infatti è stato assegnato interamente agli scout che finalmente hanno potuto trovare una adeguata sistemazione in un unico luogo fisico bene individuabile anche visivamente. Questo fatto ha molto influenzato positivamente la crescita del gruppo e della Co.Ca. in particolare, rafforzando il senso di comunione e di appartenenza al gruppo sia dei ragazzi che dei capi. La nuova sede infatti si è posta come chiaro segno visivo della presenza scout nel territorio.
1.b. ANALISI DELLA SITUAZIONE ESTERNA AL GRUPPO E INTERAZIONI DEL GRUPPO CON IL TERRITORIO
Punti di debolezza
La realtà esterna al gruppo non si presenta tra le migliori. Tutti gli aspetti negativi sottolineati nel precedente P.E. sono conformati e spesso aggravati.
La situazione sociale e politica del Comune di Pachino non è migliorata rispetto a tre anni fa. Il di disagio è frutto della diffusione di una cultura quasi esclusivamente consumistica, e porta alle solite inevitabili conseguenze:
a) svalutazione della cultura contadina ed artigianale con conseguente perdita del patrimonio di conoscenze e tecniche del lavoro tradizionale;
b) mancanza di opportunità occupazionali che porta il giovane a vivere nella condizione di disoccupato e di mantenuto e che lo porta spesso a darsi alla droga, alla criminalità, al giuoco d'azzardo;
c) disinteresse da parte dei ragazzi per la vita politica e sociale della città; mancanza di una coscienza sociale e civile, mancanza di considerazione per il patrimonio comune e collettivo, storico, ambientale, culturale, sfiducia nei confronti dello stato e delle istituzioni;
d) classe politica immatura e litigiosa, dedita più alla ricerca dei vantaggi personali ed al mantenimento del potere che alla risoluzione dei problemi della collettività;
e) mancata integrazione sociale e politica degli extra-comunitari che vivono numerosi a Pachino;
d) in campo religioso si sottolinea una scarsa partecipazione ad eventi ecclesiali parrocchiali e cittadini, la fede, inoltre, è vissuta più come un fatto formale ed occasionale o magico che come una scelta di vita; scarsa attenzione per i bisognosi e i diversi, per gli handicappati e per gli extra-comunitari;
Tutto questo porta a:
convivere con i fenomeni droga e criminalità e con tutte le loro conseguenze;
ricercare il divertimento fine a se stesso, essere schiavi del consumismo e della pubblicità;
allo scarso sviluppo dell'economia cittadina;
all'apatia ed all'indifferenza;
all'allungamento dell'eta' adolescenziale;
alla mancanza di fiducia in sé stessi, di responsabilità, di autonomia.
Punti di forza
L'aspetto più positivo del territorio è costituito sicuramente dalla nascita e dall'attività di diverse associazioni di volontariato.
Con tali associazioni il nostro gruppo ha instaurato importanti rapporti di collaborazione che hanno avuto un riscontro positivo nella nostra azione educativa, grazie soprattutto alla presenza in alcune di esse di alcuni capi scout o ex-capi.
In particolare si sono realizzate attività con l'Associazione “L'Albero della Vita”, comunità alloggio per il recupero di minori a rischio e con l' ”Agape” ed il suo centro diurno per i portatori di handicap ed in parte anche con il mondo della scuola.
Altre associazioni attive nel territorio sono: la Casa Famiglia Giovanni XXIII, nata da poco presso la Parrocchia Santi Angeli, la Misericordia, che svolge un ruolo importantissimo nel trasporto dei malati con autoambulanza, l'ARCI, l'associazione INSIEME, per l'assistenza agli immigrati extra-comunitari.
Da poco inoltre il nostro comune può finalmente usufruire di un servizio indispensabile per ogni comunità: è stato infatti attivato finalmente il Presidio Territoriale di Emergenza dell'ASL 8. E' nata anche una commissione composta da membri delle varie associazioni e dei partiti politici (di cui fa parte un nostro capo) con lo scopo di vigilare e monitorare lo stato della sanità pubblica a Pachino.
io per i bambini, effettuando una inchiesta per individuare i bisogni del quartiere e realizzando attività di doposcuola.
Il gruppo è stato inoltre sempre presente con suoi rappresentanti nel “CRAP” (Coordinamento realtà associative di Pachino) e nel Consiglio Pastorale Parrocchiale e cittadino, partecipando e collaborando attivamente.
L'impegno del gruppo nelle parrocchie Sacro Cuore e San Francesco è stato ed è fortemente attivo. Un ruolo importante viene infatti svolto nell'animazione della Santa Messa della Domenica mattina, frequentata quasi esclusivamente da ragazzi e bambini.
Anche in occasione dei vari momenti forti dell'anno (festa parrocchiale, Natale, Pasqua ecc.) il gruppo contribuisce attivamente alla organizzazione delle cerimonie e delle liturgie.
In occasione della Missione Popolare Diocesana il gruppo si è impegnato in vari modi, realizzando inchieste ed interviste per l'individuazione dei bisogni del territorio, organizzando un oratorio ed un doposcuola per i bambini ed i ragazzi del quartiere.
Altro punto di forza del gruppo nei confronti del territorio è stato l'impegno più specificamente in campo politico di alcuni capi. Indipendentemente dalla scelta politica, infatti, ciò ha fatto sì che la Co.Ca. (e, di riflesso tutto il gruppo) abbia preso coscienza di tutti i problemi legati al territorio. In seno al gruppo si è infatti dedicato molto spazio alla discussione sulla “scelta politica” dello scout. Il dibattito in Co.Ca. è poi sfociato nel seguente documento che fa parte integrante del progetto educativo:
La Co.Ca. e la Politica
CAPI E COMUN1TA' CAPI SONO INTERLOCUTORI ATTIVI NEI CONFRONTI DEGLI ATTORI SOCIALI, soprattutto come portatori di una ricerca che dia vita a politiche che armonizzino e connettano il bene dell'individuo con il bene della collettività,
E' da giudicarsi positivamente l'impegno a titolo individuale dei singoli capi, a tutti i livelli, all'interno di formazione partitiche, purchè in sintonia con i valori espressi dal Patto Associativo, In questo modo essi potranno dare testimonianza di un impegno politico vissuto in un'ottica di servizio; tale testimonianza aiuterà anche gli stessi ragazzi a cogliere le diverse dimensioni dell'essere “buoni cittadini”.
Scelte concrete della Comunità Capi
E' incompatibile il servizio in AGESCI con cariche politiche istituzionali (Sindaco, Assessore, Consigliere Comunale, etc....)
E' compatibile il servizio in associazione con la partecipazione attiva in un partito purché non ci siano cariche istituzionali e a condizione di evitare qualunque influenza sui ragazzi dentro e fuori l'associazione.
Impegno da parte della Co.Ca. e nelle branche all'informazione e alla formazione dell'impegno partitico nella società.
E' vietato l'uso strumentale della propria appartenenza all'AGESCI ai fini di garantire la propria credibilità.
Siamo consapevoli che questa scelta è la più difficile, richiede la massima maturità e responsabilità di ogni singolo capo, pertanto invitiamo ogni capo a confrontarsi con i Capi gruppo e l'Assistente Ecclesiastico qualora ci fossero dubbi.
Si ritiene indispensabile che la sosta di un capo in Co.Ca. senza aver iniziato l'Iter di formazione non superi i due anni.
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